SETTIMANA ESCURSIONISTICA 2014 SULLE DOLOMITI BELLUNESI
Programma di viaggio di massima redatto sulla base delle indicazioni dell’amico Severino Rungher
(esperta guida della FIE Veneto)
14 – 22 Settembre 2014
1 giorno DOMENICA 14: In viaggio
Partenza in mattina presto – Viaggio (1040 km – circa 11 ore) – Arrivo previsto in tardo pomeriggio
– Sistemazione in albergo a Malga Ciapela – Hotel BAITA DOVICH
2 giorno LUNEDI’ 15: Escursione al Rifugio Falier – Difficoltà E
Quota di partenza 1449 mt – Quota massima 2080 mt – Dislivello 631 mt
Si parte a piedi dall’hotel.
3 giorno MARTEDI’ 16: La Marmolada e il Museo della Grande Guerra (nell’anno del centenario)
Escursione facile con varianti facoltative impegnative (in ogni caso è utile casco e lampada
frontale, indumenti da alta quota).
Ascesa in funivia a quota intermedia Serauta M. 2950 – Visita museo del museo della grande
guerra.
Ascesa in funivia a quota massima Punta Rocca M.3265– sosta alla terrazza panoramica e breve
escursione (passeggiata) sul ghiacciaio senza ramponi.
NB Escursione facoltativa: Visita alla galleria deltenente “ rosso” e forcella a ” v” meglio se con
imbrago o altre breve escursione.
4 giorno MERCOLEDI’ 17: Tappa dell’alta via n. 2 delle Dolomiti
Difficoltà: M – Durata circa 5 ore con le soste
Tratto dell’alta via N. 2 dal Pordoi al passo Fedaia ( viel dal pan ) durata 4/5 ore (praticamente in
discesa, dice la nostra guida Severino).
Viel dal Pan (Via del Pane), sulle tracce della preistorica e medioevale via di comunicazione e
commercio della farina tra Val di Fassa e Agordino,è uno dei più panoramici e, giustamente,
frequentati sentieri delle Dolomiti. Il percorso sisnoda tra il passo Pordoi e il passo Fedaia.
L’escursione prevede che qualcuno ci debba accompagnare al Pordoi e recuperare poi al Fedaia.
Si accettano autisti volontari.
5 giorno GIOVEDI’ 18: La Diga del Vajont e il Monte Toc(distanza da Malga Ciapela km 84 – 1
ora e 30)
Programma di massima da verificare: Visita della diga e del museo della memoria a seguire
escursione di media difficoltà sul monte Toc con vista panoramica sulla diga (max 3-4 ore).
Al rientro sosta caffè e visita al paese di Erto (il paese di Mauro Corona)
6 giorno VENERDI’ 19: Da Laste di Rocca Pietore (Belluno) Tra boschi di larice, panorami, monoliti
sino al piccolo abitato di Ronch – Escursione defaticante
Difficoltà: M – Durata circa 5 ore con le soste
Dall’hotel breve trasferimento per raggiungere il punto di partenza (15 km)
7 giorno SABATO 20: Feltre e Belluno – giornata turistica
La nostra guida consiglia la visita di Feltre (da Malga Ciapela a Feltre 1.30 ora 76km) centro storico
prima romano, poi medievale e ancora rinascimentale, oggi cittadina fra le più vivibili d’Italia.
Poi una puntatina alla vicina Belluno è d’obbligo.
8 giorno DOMENICA 21: L’ultima escursione Passo Falzarego con salita al Rifugio Lagazuoi, discesa
per la Galleria da mina Italiana e cengia Martini. Tra fortificazioni e trincee della grande guerra.
Difficoltà M / E+ Durata 6 ore
NB Ultima escursione o altra gita semituristica? Si deciderà in base alle condizioni fisiche dei
partecipanti.
9 giorno LUNEDI’ 22: Viaggio di rientro – Arrivo in serata
NB IL PROGRAMMA POTRA’ SUBIRE VARIAZIONI E INTEGRAZIONI IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI
METEO E A NUOVE OPPORTUNITA’ CHE SI DOVESSERO RISCONTRARE DURANTE IL VIAGGIO.
ALTRE INFORMAZIONI UTILI
a) Sistemazione e logistica
Hotel opzionato e consigliato: Baita Dovich a Malga Ciapela – 3 stelle
Per farsi un’idea www.baitadovich.it
Costo a persona in mezza pensione (colazione e cena) in camera doppia 48€ al giorno
Supplemento camera singola 15€ al giorno.
L’hotel dista circa 1 km da Malga Ciapela e 3 km da Sottoguda entrambe frazione di Rocca Pietore
Pernottamenti in albergo 8
b) Mezzo di trasporto
In base al numero di partecipante si opterà per ilnoleggio di 1 o 2 minibus (detti pulmandini o
aquile) max 9 posti (questa è la soluzione ottimalee più economica) oppure per il noleggio di un
bus (detto pulmando) con conducente di idoneo numero di posti.
c) Preventivo di spesa
Per spese di trasporto (per esperienza dei precedenti viaggi) per noleggio, carburante, autostrada,
si prevede un costo di circa 200 €
Per sistemazione in albergo in ipotesi di camera posto in camera doppia per 8 notti, circa 400 €
A questi vanno aggiunti i costi per visite, funivie, eventuali colazioni al sacco (anche se ci portiamo
dietro un tir di vettovaglie).
A conti fatti credo che con circa 700€ a cranio ce la possiamo fare.
Sono esclusi souvenir e altre spese personali non indispensabili (parrucchiere, estetista,
massaggiatrice, ecc).
NOTE IMPORTANTI
1) Per la partecipazione al viaggio è richiesto spirito di adattamento e voglia di stare in
gruppo (ricordarsi che il proprio ritardo condiziona tutti).
2) Le escursioni non sono proibitive ma comunque è necessario un minimo di
preparazione ed esperienza escursionistica. Chi partecipa lo fa ben conoscendo le proprie
possibilità.
3) Non sarà una vacanza rilassante (per quelle ci sonoi ClubMed) ma sicuramente
intensa e appagante (ci si riposa al ritorno).
4) Lamentarsi degli orari, del mangiare o altro non serve a niente. Chi si è preso l’onere
di coordinare non è un tour operator e ha bisogno della collaborazione di tutti.
PER POTER ORGANIZZARE IL TRASPORTO E PRENOTARE L’HOTEL E’ NECESSARIO DARE ADESIONE E
150 € DI ACCONTO ENTRO E NON OLTRE IL 30 GIUGNO
QUI SOTTO LE SCHEDE INFORMATIVE DI ALCUNE ESCURSIONI IN PROGRAMMA SUGGERITE DA
SEVERINO.
Il primo rifugio alpino sotto la parete sud della regina.
IL RIFUGIO FALIER
Quota massima: mt 2080
Comune: Rocca Pietore
Provincia: BL
Percorso
Da Malga Ciapela si segue la strada comunale che porta al campeggio e si prosegue fino ad arrivare ad un
ponte chiuso con una sbarra. Da qui, si parte a piedi, si prende la mulattiera (s. n° 610) fino ad arrivare ad
un bivio dove a sinistra parte il sentiero n° 689 (per la Valle di Franzedas) e a destra il sentiero che porta alla
Valle Ombretta. Si prosegue fino ad arrivare alla meravigliosa Malga Ombretta, una valle aperta, dominata
dalla parete sud della Marmolada. Ancora 30-40 minuti di cammino e, con una lieve salita, si arriva al Rifugio
Falier. Durante questo breve tratto si possono ammirare a sinistra le Pale del Monte Fop e di fronte le cime
di Ombretta dove spicca il Fungo d’Ombretta che sovrasta il Rifugio Falier di proprietà della sezione CAI di
Venezia (la costruzione risale al 1911, venne distrutto dagli Austriaci nel 1917 e ricostruito nuovamente nel
1939).
Notizie utili
Rifugio aperto durante il periodo estivo da metà giugno a fine settembre con possibilità di ristoro e di
pernottamento.
Tempo di percorrenza dall’inizio del sentiero fino al Rifugio Falier: circa 3 ore
Quota di partenza mt.1449 – dislivello mt. 631.
Sul ghiacciaio e museo all’ aperto a 3000 metri in funivia poi escursione in
loco.
LA MARMOLADA
Sulla forcella VU, in una guerra di posizione si combatterono Italiani ed Austro-Ungarici negli anni 1915 -1917.
Il Museo della Marmolada sorge esattamente su questi luoghi, rappresentando così il più alto museo
d’Europa, situato a quota 2950 nella stazione funiviaria di Serauta, ai bordi del ghiacciaio.
Allestito con il sostegno della S.p.A Marmolada, con la creativa partecipazione dell’arch. Beppe Olivieri la
collaborazione del geom. Giuliano Baroni e del cav.Gianrodolfo Rotasso, il Museo è stato inaugurato il 9
Giugno del 1990 con la partecipazione delle autorità militari e di associazioni combattentistiche italiane ed
austriache.
Da allora è stato visitato da un elevato e sempre crescente numero di persone, riscuotendo un generale
apprezzamento.
Il Museo si propone di ricordare ed onorare, imparzialmente e al di sopra di ogni ideologia politica edi
confine, tutti gli uomini che sul ghiacciaio, al gelo e nel buio delle gallerie combatterono con coraggio,
soffrirono e morirono per la propria patria.
Sono esposti cimeli personali e di guerra rinvenutiin zona, di entrambe le parti, riproduzioni di foto e
documenti d’epoca raccolti presso l’Ufficio Storicodello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, l’Archivio di
Guerra di Vienna, i musei Heeresgeschichtliche e Kaiserjëger di Vienna, il Kaiserschützen di Innsbruck.
Il plastico e le numerose foto ben conservate, portano alla scoperta dei segreti della meravigliosa opera
ingegneristica progettata dal tenente Leo Handel: la “Città di Ghiaccio”. Soltanto con l’impiego geniale delle
gallerie nel ghiaccio si poterono mantenere, da parte austriaca, le postazioni sulla Marmolada. L’opera di
Handel ha permesso di salvare molte vite umane, ma la mancanza di eventi spettacolari ed eclatanti ha fatto
si che non gli venisse tributato l’onore che si meritava.
Una fitta rete di gallerie scavate nello spessore del ghiaccio fino a decine di metri di profondità; ed intrecciate
con i crepacci, dava rifugio e protezione a centinaia di soldati austriaci
Grazie all’impegno delle Brigate Alpine Tridentina e Cadore sono state riattivate e rese visitabili lepostazioni
in grotta italiane ed austriache della Punta Serauta e della forcella Vu. Nell’estate del 1990 sono iniziati i
lavori per la esumazione di 15 Fanti e del Ten. Flavio Rosso, Medaglia d’argento al Valor Militare, sepolti in
una grotta sulla Forcella Vu e per la ricostruzionein grotta dell’infermeria dell’epoca, con tutto ilrelativo
materiale originale.
Dagli ampi finestroni del Museo si possono osservare le vicine postazioni di guerra italiane ed austriache,
nonchè i camminamenti che le collegano, offrendo spunto nel periodo estivo ad interessanti e panoramiche
escursioni anche per i meno esperti.
Laste di Rocca Pietore (Belluno) gita di defaticamento.
Che le dolomiti sappiano sorpendere è cosa risaputa. Eppure, anche dopo decenni di frequentazione, scoprire
un piccolissimo angolo del paradiso terrestre è un’emozione pura.
L’esclusivo ed invisibile, dalle grandi strade di comunicazione e dal turismo, altipiano di Laste è luogo dal
lasciare senza parole. Un concentrato, ristretto ristretto, di tutte le meraviglie che le dolomiti sanno offrire.
Rigogliosissimi boschi di larici cresciuti su di unsubstrato roccioso vulcanico e, sopra di esso, sono ‘capitati’
chissà come (non è ancora del tutto chiara la genesi) dei grandissimi monoliti di ‘Calcare della Marmolada’ a
formare una città di roccia denominata ‘i monoliti di Ronch’, che svettano eleganti e solitari sopra ilarici.
Il più grande è il Sass de Rocia, lungo quasi duecento metri e largo un centinaio, strapiombante su tutti i lati. E’
spaccato a metà da una crepa larga solo qualche metro, nelle viscere della quale sale una breve, ma non
banale, ferrata che conduce con sicurezza alla cima, un enorme ripiano ricoperto da un boschetto di larici sul
quale è stato costruito il ‘Bivacco Pian delle Stelle’.
Il Sass de la Murada è una specie di enorme vela, affacciato sulla valle del Cordevole in posizione panoramica
stupenda. Il suo nome ci ricorda che sulla vetta sitrovano i resti medioevali di una torre di vedetta. Da li sopra si
poteva comunicare con segnali ottici con il Castello di Andraz, con il castello Sommariva ad Alleghe econ
l’Agordino. La via di salita più facile è alpinistica e piuttosto delicata, anche se non difficile.
Il Sass de la Gusela (=ago) è una guglia molto elegante e slanciata che svetta per una settantina di metri.
E poi tutta una selva di sassi ‘minori’, sparsi in mezzo al fitto bosco.
Ai margini di questi ciclopici macini un paesetto lindo e bellissimo, ancora autentico, con la chiesa sul colle e
tante belle fontane d’acqua. Proprio sotto i massi le case di Ronch, abitate solamente da qualche anziano.
Da questa terrazza naturale lo sguardo spazia sul Col di Lana, sui grandiosi boschi che salgono al Monte Pore
e, in secondo piano, sulle Tofane, sul Pelmo e la Civetta.
Nel tardo autunno una facile passeggiata che, partendo dalla piazza principale, raggiunga Ronch, giri attorno ai
monoliti, s’inoltri nel bosco e salga al rifugio Migon, è una medicina che ricarica cuore e spirito con i colori
strabilianti dell’autunno e con quella cosa indescrivibile ed incomunicabile, ma sulla quale la nostramente è
stata modellata, che si può tranquillamente definire la ‘bellezza assoluta’.
programma_viaggio_dolomiti_2014
Sito riferimento GET CULTNATURA di Rofrano